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Quali cicorie scegliere

Il mondo delle cicorie è vasto, la specie è di origine europea è quindi è ben adatta ai nostri territori. Nei campi infatti si trova anche tanta cicoria spontanea, quella che emette dei graziosi fiori azzurri, oppure il tarassaco, a fiori gialli che poi diventano soffioni. Le cicorie coltivate sono frutto di lavori di selezione e ricerca che hanno portato alle forme oggi molto note e pregiate. L’ideale è variegare il più possibile nella scelta di quali introdurre nell’orto, in modo da assaggiarne diverse ed avere insalata per quasi tutta la stagione autunno-invernale.
Qui sotto un sintetico elenco descrittivo e poi la tecnica colturale suggerita.

Radicchi rossi

I radicchi rossi sono quelli originari da città venete, come il radicchio rosso di Treviso (ci sono quello classico e quello tardivo a coste croccanti e foglie più strette), il radicchio rosso di Chioggia e il radicchio rosso di Verona. Si possono tutti consumare in insalata o cuocere, per esempio sono ottime in un risotto.

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Cicorie variegate

Le cicorie variegate hanno un aspetto molto ornamentale: la variegata di Lusia e la variegata di Castelfranco sono verdi chiaro con venature rosse e foglie frastagliate. Sono meno amare rispetto ai radicchi rossi. Poi c’è anche la variegata di Chioggia che ha forma di palla compatta come quella rossa.

Cicorie verdi

La Cicoria Pan di Zucchero e la Bianca di Mantova formano un grande cespo un po’ allungato e di colore verde chiaro, e sono adatte da mangiare crude e cotte. Ci sono alcune cicorie per le quali esistono apposite tecniche di imbianchimento, ed è il caso della cicoria belga, che viene sottoposta ad un singolare intervento di forzatura dopo la raccolta.

Cicorie da cuocere

Tra le varietà da cuocere ricordiamo la catalogna, che cresce molto bene negli orti già dalla primavera, dando raccolti continuativi e generosi.

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Foto: Radicchio trevisano

Proteggere gli ortaggi dal caldo

Una delle cure più importanti da somministrare all’orto in estate è l’adozione di qualche tecnica protettiva dal calore eccessivo e dalle scottature da sole.

Endivia riccia e scarola

L’endivia può essere a foglie più frastagliate (endivia riccia) o meno (endivia scarola), entrambe sono di colore verde con cuore bianco, e tendono a fare cespi aperti.

La coltivazione

La coltivazione delle cicorie e delle endivie è abbastanza simile a quella delle lattughe, anche se tra una piantina e l’altra si lascia leggermente più spazio (30-35 cm) dato il loro fogliame ampio. Sono piante abbastanza rustiche, hanno pochi parassiti, richiedono irrigazioni regolari nel primo periodo, poi da settembre possiamo ridurre gli interventi fino a sospenderli. Vediamo nel dettaglio come si coltivano a partire dalla preparazione del terreno.

Il terreno

Il terreno prima del trapianto deve essere ripulito dai resti della coltura precedente e da tutta l’erba eventualmente cresciuta nel frattempo, ma non occorre vangare nuovamente se il terreno si è mantenuto soffice e non è molto argilloso. Può essere sufficiente zappettare, aggiungere alcune manciate di stallatico per rabboccare il nutrimento somministrato al terreno all’inizio della stagione, e infine livellare l’aiuola col rastrello.

Il trapianto delle piantine

Per il trapianto utilizziamo piccoli attrezzi come una palettina, una zappetta o un cavicchio per fare le buchette, vi inseriamo in ciascuna una piantina tenendola diritta e poi le riavviciniamo la terra, premendola con delicatezza. Dopodiché tutte le piantine devono essere annaffiate con un getto d’acqua leggero e ravvicinato, senza lasciar cadere l’acqua dall’alto. Questi ultimi sembrano suggerimenti banali, ma non sempre vengono rispettati, quindi vale la pena ricordarli.
Noteremo che le piantine dei radicchi rossi inizialmente hanno colore verde, poi il cespo inizia ad assumere progressivamente un colore rosso vinato.
Per la raccolta dovremo attendere che i cespi siano molto compatti al tatto, non è sufficiente che abbiano raggiunto una grande dimensione.

Cicorie da taglio

Esistono altri tipi di cicorie per le quali non viene praticato il trapianto delle piantine ma direttamente la semina, che può essere realizzata a file o a spaglio. Sono le insalatine da taglio come la cicoria Bionda Zuccherina o la Spadona, o le deliziose cicorie a Grumolo, di colore rosso o verde. È importante realizzare semine non troppo fitte, in modo da garantire lo spazio minimo alla coltura, e se lavoriamo con cura otterremo insalata fino alla primavera successiva.

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Foto: Radicchio trevisano

Dott.ssa Agr. Sara Petrucci

Sara Petrucci è Dottore Agronomo e da anni si occupa di agricoltura biologica come scelta professionale ed etica. Ha tenuto molti di corsi di orto per privati, ha collaborato a progetti sociali legati all’orticoltura e scrive articoli. Offre consulenze ad aziende agricole biologiche.