Trattamenti biologici alle cucurbitacee
Prevenire e curare le malattie di zucchine, zucche, meloni e molti altri ortaggi
Le piante da orto appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee possono essere colpite da avversità comuni, ovvero malattie e insetti dannosi.
Durante tutto il ciclo colturale si rendono quindi necessari vari trattamenti, sia ad azione preventiva sia ad azione risolutiva, ed è preferibile scegliere quelli a basso impatto ambientale con prodotti ammessi in agricoltura biologica. Allo scopo è molto utile provvedere fin dall’inizio della stagione all’acquisto di attrezzi per la loro distribuzione. Tra i migliori prendiamo ad esempio una comoda pompa elettrica della capacità di 5 litri, in cui mettere i prodotti diluiti e irrorarli sulla vegetazione con la lancia. Indicativamente, con 5 litri di soluzione si trattano circa 50 mq di superficie, ma ci possono essere alcune differenze in base al singolo prodotto utilizzato.
Ogni tipo di trattamento richiede accortezze particolari e prodotti specifici, e quelli a basso impatto ambientale sono consigliati perché non inquinano, nella maggior parte dei casi risparmiano gli insetti utili come le api e gli altri impollinatori, e ci consentono un raccolto sano e genuino. Sono però prodotti meno persistenti di quelli convenzionali, e quindi in certi casi i trattamenti devono essere ripetuti ogni 7-10 giorni. È sempre buona norma dotarsi di guanti e di occhiali protettivi per eseguire un trattamento, e leggere attentamente le informazioni presenti sulle etichette dei formulati commerciali. Le patologie possono colpire anche le piantine in semenzaio, per questo tenere arieggiati gli ambienti protetti è fondamentale per evitare dannose condense al loro interno.
Anche le piantine in semenzaio possono essere colpite da patologie e parassiti.
Qui sotto le principali avversità che possono colpire le cucurbitacee e con quali rimedi prevenirle ed eventualmente curarle.
IMPARA L'ARTE DELLA POTATURA CON NOI!
Migliora le tue conoscenze e la tua tecnica di potatura insieme ai maggiori esperti italiani. Scopri come far rendere al meglio i tuoi olivi e piante da frutto! CLICCA per scoprire tutte le date disponibili!Afidi
Sono minuscoli insetti a tegumento molle, che vivono in colonie sulle piante succhiandone la linfa e lasciandovi la melata appiccicosa, e compaiono dalla primavera, anche sulle piantine trapiantate da poco. Gli afidi sono potenziali vettori di virosi, malattie praticamente incurabili, e per questo è ancora più importante impedire che si diffondano. Con la pompa a spalla possiamo irrorare regolarmente sulle piante un estratto di 24 ore di ortica, che si prepara lasciando a macerare 1 kg di ortica in un secchio da 10 litri di acqua; il giorno dopo si filtra e si spruzza sulle piante. Questo ha un’azione deterrente, mentre per uccidere le colonie di afidi già presenti bisogna spruzzare sapone molle di potassio o sapone di Marsiglia, sciogliendone circa 20 grammi al litro. L’importante è trattare sempre nelle ore serali, per evitare di causare ustioni alle piante.
Tripidi
Sono piccoli insetti che creano tante piccole punture di suzione sulle foglie delle piante, che si trasformano in aree necrotiche. Le foglie riducono la loro capacità fotosintetica e la produzione di frutti ne risente. Possiamo trattare con l’azadiractina ovvero l’olio di neem, o con lo Spinosad, calcolando le dosi in base al prodotto acquistato. Anche in questo caso è importante trattare nelle ore serali, per evitare che le piante subiscano delle ustioni, ma anche per preservare gli insetti utili, che potrebbero risentire di questi prodotti ecologici, ma non molto selettivi. Ricordiamo sempre che api, bombi ed osmie sono fondamentali per l’impollinazione naturale delle cucurbitacee.
Oidio
Si tratta di una patologia molto diffusa soprattutto in estate, è chiamata anche mal bianco, e si può risolvere con trattamenti a base di semplice bicarbonato di sodio, o con il classico zolfo. Alcuni formulati a base di zolfo, però, diventano fitotossici a temperature molto alte, e allora conviene scegliere come alternativa un prodotto a base del fungo antagonista Ampelomyces quisqualis.
Peronospora
La peronospora è una malattia crittogamica che provoca macchie diffuse giallo-marroni su foglie e fusti, e nei casi gravi le piante arrivano a disseccare. Per questo tipo di patologia si possono fare trattamenti a base di prodotti rameici, che sono ammessi anche nell’agricoltura biologica professionale, pur con qualche restrizione in quanto non del tutto ecologici. Il rame infatti è un metallo che si accumula nel suolo senza degradarsi, quindi bisogna usarlo con moderazione. In questi casi, se si usa la classica Poltiglia Bordolese, ne possono servire 40-50 grammi circa in 5 litri di acqua per ogni trattamento, ed è importante coprire bene tutta la vegetazione col prodotto. Il rame infatti non è un prodotto sistemico, ovvero non penetra nei vasi interni della pianta, ma resta in superficie, quindi agisce solo dove viene effettivamente irrorato.
Tracheofusariosi o tracheoverticillosi
Queste patologie colpiscono soprattutto cetriolo, melone e anguria e sono a carico dei vasi xilematici della pianta, che anneriscono e causano appassimento. Dato che il patogeno sopravvive per molti anni nel terreno, quando si verifica questo problema diventa necessario trattare il suolo. In agricoltura biologica sono possibili trattamenti a base di funghi antagonisti del genere Trichoderma.
Per trattamenti polverulenti ad azione preventiva da realizzare a mano, possiamo infine usare farine di alghe come il litotamnio o farine di rocce come le zeoliti. Entrambi formano un velo ruvido sulle piante su cui sono distribuite, e questo ostacola l’attività trofica degli insetti e limita anche l’insorgenza delle malattie.