CONTENT CARD

Le Content Card sono i biglietti dei corsi che puoi trovare e acquistare direttamente nei negozi e nelle rivendite agrarie. Ciascuna Card ha un codice da riportare nel riquadro sottostante per confermare la tua iscrizone al corso, dopo averlo già acquistato in negozio.
Se hai già una Content Card, il codice da inserire è evidenziato nel rettangolo rosso di esempio.
Se invece non hai una Content Card, puoi acquistare il corso direttamente qui sul sito scegliendo l’opzione Carta Prepagata.

CARTA PREPAGATA

Se non hai già acquistato in negozio una Content Card per i corsi di potatura, non preoccuparti! Puoi comprare il corso direttamente qui! Una volta completato il modulo di iscrizione potrai procedere al pagamento. I metodi di pagamento accettati sono: carta di credito, carta prepagata. Non è possibile pagare con bonifico bancario e con carta Postepay.

Gli interventi di potatura verde precoci sono indispensabili sulle giovani piante per ridurre il periodo improduttivo e per conferire un giusto equilibrio alla chioma. Il mese di maggio è il periodo per iniziare a curare le potature verdi sulle piante. Nel pesco si comincerà a diradare i rami anticipati se troppo competitivi con le frecce, la cosiddetta “sciuffatura”, la quale favorisce l’emissione e lo sviluppo di germogli basali.

I ciliegi, in passato, erano coltivati in grandi spazi e le piante si allevavano ad alto fusto con tutti i problemi per la coltivazione e la raccolta.  La selezione di portainnesti clonali nanizzanti permettono, oggi, il controllo della vigoria e un’entrata in produzione precoce. Per formare questi ciliegi è molto importante eseguire delle potature a verde adeguate e ripetute; la cimatura della vegetazione apicale e il raccorciamento dei rametti laterali permettono di contenere la pianta entro i tre metri di altezza. La cimatura a verde nel ciliegio è preferibile compierla a fine estate, per la maggior facilità di cicatrizzazione e per evitare emissione di essudati gommosi. Particolare attenzione occorre porre nelle operazioni di curvatura-piegatura dei rami e delle branchette; normalmente, le piegature saranno d’intensità tanto maggiore quanto la varietà sarà vigorosa e lenta nella messa a frutto. E’ da considerare che inclinazioni eccessive possono annullare la crescita e sbilanciare l’equilibrio vegeto-produttivo verso un’eccessiva formazione di gemme a fiore e quindi di frutti. Nelle varietà con portamento assurgente, piegature eccessive possono inoltre favorire l’emissione di germogli eccessivamente vigorosi (dunque inutili) in corrispondenza dei punti di massima curvatura. La piegatura va eseguita quando i germogli raggiungono una lunghezza di circa 20 cm. A questo scopo si ricorre a dei divaricatori.

La potatura verde dal secondo anno di coltivazione

Se la coltivazione ha più di qualche anno, avrete a che fare con piante già in produzione. In questo caso si possono rimuovere i germogli con le mani: anche se staccando i germogli manualmente procurerete alla pianta delle grosse ferite, non temete, queste cicatrizzeranno velocemente e saranno utili perché limiteranno il riscoppio di altri succhioni. Alcuni dei succhioni spuntati nella parte basale delle branche potrebbero servire a coprire gli spazi vuoti; nel mese di giugno/luglio si può cambiare l’orientamento torcendoli e disponendoli orizzontalmente. Dal secondo anno la potatura verde può essere anticipata a fine aprile o nei primi giorni di maggio: in questa fase si strappano i germogli che crescono sul dorso delle branche o in corrispondenza di grossi tagli. Sempre nel mese di maggio occorre eliminare eventuali succhioni che crescono in dorso, prestando particolare attenzione ai succhioni che si trovano nelle parti terminali che, se lasciati, porterebbero a un inutile ingrossamento della branca in quella zona.

Al tuo fianco con:

Foto: pianta in allevamento

Agr. Antonio Velonà

Agrotecnico Antonio Velonà, docente di pratiche agrarie, adesso in pensione, ha svolto la sua attività nell’indirizzo agrario dal 1974 al 2017 presso l’Istituto d’Istruzione superiore “V.F. Pareto” di Milano. Nella sua lunga carriera ha coordinato tutte le attività di laboratorio inerenti al frutteto, le serre e il giardino. Dal 2001 al 2005 ha collaborato come docente con la Fondazione Minoprio nei corsi di formazione professionale