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Ibridi di Tea

Ibridi di Tea hanno sostituito le vecchie varietà di ibridi rifiorenti e sono oggi tra le rose più diffuse sia per l’abbondanza di fioritura da maggio a ottobre, sia perché ottime come fiori recisi, oltre che per l’enorme scelta varietale disponibile sul mercato.

Sono piante arbustive con foglia composta da 7 foglioline caduche di colore verde scuro opache o lucide, spesso di colore rosso da giovani. I fusti sono robusti e provvisti di spine, i fiori generalmente doppi e di dimensioni sino a 15 cm, possono essere profumati o meno.

Sono piante a portamento arbustivo e anche con la potatura annuale raggiungono altezze comprese tra 60 e 150 cm a seconda delle varietà. Crescono in pieno sole, anche se sono sensibili ai forti venti, specie le varietà allevate ad alberello, vegetano sia in terreni acidi che calcarei, purché ben drenati.

Ibridi di floribunda

Gli Ibridi di floribunda si sono ottenute incrociando gli ibridi di Tea con le Polyantha nane, sono arbusti rustici e ramificati con fusti spinosi e con spine uncinate, che raggiungono l’altezza massima di circa 1,5 m. I fiori possono essere semplici, doppi o semidoppi e sono riuniti in grandi corimbi terminali, si aprono in giugno-luglio e generalmente rifioriscono in settembre-ottobre, raramente sono profumati.

E’ consigliabile dopo la fioritura l’asportazione dell’intero corimbo.

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Rose rampicanti e sarmentos

Sono rose provenienti da rose botaniche rampicanti o da mutazioni di rose arbustive, le prime più vigorose sono adatte per la copertura di muri o per spazi ampi e hanno fiori semplici profumati portati in grossi corimbi il colore varia dal bianco-cerma al giallo.

Le seconde mutazioni di ibridi di Tea posseggono una vigoria inferiore e sono più adatte per la copertura di pilastri, staccionate, pergolati e recinzioni; hanno fiori simili a quelli degli ibridi di Tea e spesso sono rifiorenti anche in autunno.

Le rose sarmentose sono anch’esse vigorose e con fusti flessibili, sono però meno adatte per la copertura di muri, in quanto essendo sensibili all’oidio, la minor ventilazione di questa posizione, ne favorisce l’insorgenza. Hanno fiori semplici doppi o semidoppi di vari colori riuniti in grandi infiorescenze che si aprono da maggio a luglio.

Potatura delle rose

La gran parte delle rose fioriscono sui rami dell’anno stesso di vegetazione, mentre le rose sarmentose, la quasi generalità delle rose botaniche ed alcune delle vecchie rose, fioriscono sui rami prodotti gli anni precedenti.

E’ quindi della massima importanza intervenire nei modi e nei tempi idonei per evitare di compiere tagli che possono impedire del tutto, o ridurre la fioritura di una pianta, oltre che conoscere il tipo di rosa che si ha di fronte per poterla potare correttamente. La potatura deve essere fatta con forbici ben affilate in quanto il taglio deve risultare netto e senza slabbrature, il taglio lo si esegue appena al di sopra di una gemma, che deve essere rivolta verso l’esterno per far si che l’arbusto si sviluppi verso l’esterno.

Si devono dunque, eliminare tutti i rami secchi o in via di disseccamento, si eliminano pure i rami che si incrociano o che presentano attacchi di cancri o qualsiasi altra patologia. Come per altre piante vale la regola che si potano più vigorosamente i rami deboli, mentre si possono lasciare un po’ più lunghi i rami vigorosi in grado di essere maggiormente alimentati e quindi sostenere più germogli.

Per quanto riguarda il periodo di potatura, nel caso di rose che fioriscono sul ramo dell’anno si preferisce potarle, nelle zone a clima freddo, alla fine dell’inverno per evitare possibili danni da gelo, mentre nelle zone più miti, in particolare nelle zone mediterranee, la potatura la si può eseguire nel periodo di riposo vegetativo e cioè autunno-inverno. E’ comunque sempre bene evitare di potare nei periodi di gelo intenso.

Gli ibridi di tea e gli arbusti in genere vengono potati i rami vigorosi a 4-6 gemme, mentre quelli meno vigorosi si potano a 2-4 gemme; i rami deboli o danneggiati vengono asportati alla base.

Le rose ad alberello si potano come gli arbusti, facendo attenzione però di non rovinare la forma dell’alberello.

Le rose sarmentose essendo generalmente non rifiorenti e producendo fiori sui rami dell’anno precedente, si potano alla base i rami che hanno fiorito e si legano al loro posto quei rami nuovi che la pianta ha prodotto la stagione precedente. Se la pianta non ha prodotto rami nuovi, si mantengono quelli vecchi accorciando i rami laterali di questi ultimi, a poche gemme.

Per quanto riguarda le rose botaniche e le vecchie rose si sottopongono a leggere potature, si eliminano i rami troppo deboli, i rami disordinati e quelli più vecchi.

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